Proposizione 39
,
,
ortonormale base Hilbertiana di
,
ortonormale base Hilbertiana di
. Allora, posto
,
e' base ortonormale di
.
Dimostrazione
Sicuramente sono ortonormali, perche':

E' anche base perche', presa

, se


, allora

q.o.; infatti, denotata

, si ha che che sta in

:

e:

dunque per completezza delle


q.o., quindi per completezza delle

si conclude

q.o.
Si ha dunque che
e' base Hilbertiana e ortonormale di
.
Corollario 40
base ortonormale di
,
base ortonormale di 
. Allora
e' base ortonormale di
.
Sia
periodica su
; per la formula di addizione del coseno, in analogia al caso
e' facile vedere che:

Sia inoltre

; prendendo il limite per

:

in particolare, se

:

dunque al limite:

Si giunge finalmente alla formula:

Ma questa formula in quali casi ha senso, cioe' quando effettivamente l'integrale vale

?
Lemma 41
Per ogni
, vale:

Dimostrazione
Osserviamo che, a meno di un cambio di variabili, si puo' supporre
.
Dalla teoria del nucleo di Dirichlet, sappiamo che:

Poniamo:


e' continua in
![{\displaystyle [0,\pi ]}](//restbase.wikitolearn.org/it.wikitolearn.org/v1/media/math/render/svg/3e2a912eda6ef1afe46a81b518fe9da64a832751)
, quindi per Riemann-Lebesgue:

da cui:

cioe' la tesi.
Teorema 19
Se
, la scrittura formale precedente e' esatta, cioe':

Dimostrazione
Poniamo:

Se

:
![{\displaystyle {\begin{aligned}I(A)&-f(x)={\frac {1}{\pi }}\int _{\mathbb {R} }-{\frac {f(x)}{\pi }}\int _{\mathbb {R} }={\frac {1}{\pi }}\int _{\mathbb {R} }=\\&={\frac {1}{\pi }}{\Biggl [}\underbrace {\int _{-N}^{N}{(f(x+z)-f(x)){\frac {\sin(Az)}{z}}dz}} _{\rightarrow 0{\text{ se }}A\rightarrow \infty {\text{ per Riemann-Lebesgue}}}+\underbrace {\int _{|z|>N}{f(x+z){\frac {\sin(Az)}{z}}dz}} _{<\|f\|\varepsilon }-f(x)\underbrace {\int _{|z|>N}{{\frac {\sin(Az)}{z}}dz}} _{<\varepsilon }{\Biggr ]}\rightarrow 0\end{aligned}}}](//restbase.wikitolearn.org/it.wikitolearn.org/v1/media/math/render/svg/c199b7ae71575acc5c86296aea917e1eed1528f5)
quando

.
Per disparita' del seno, si puo' scrivere:

Definizione 20
Se
, definisco trasformata di Fourier di
:

Proposizione (!numero=42)
Se
,
.
Dimostrazione
Basta osservare che
.
Vedremo in seguito come ci aiuta la trasformata di Fourier a risolvere molte equazioni differenziali; per ora introduciamo qualche concetto base.
Esempio
Dato il problema di Cauchy
-dimensionale:

osserviamo subito che

e che:

Procedendo ricorsivamente e usando la scrittura:

si trova la soluzione in un intorno di

se il raggio di convergenza

e' positivo.
In piu' dimensioni, il problema precedente diventa molto piu' complesso: l'equazione differenziale:

in

date le condizioni iniziali

, con

,

, e' in alcuni casi addirittura mal posto. Un problema si dice
ben posto secondo Hadamard se la sua soluzione esiste, e' unica e dipende in modo continuo dai dati.
Un importante teorema, conosciuto come teorema di Cauchy-Kowalewski, asserisce che il problema precedente e' ben posto secondo Hadamard intorno a

se la funzione

e le condizioni iniziali sono analitiche; ad esempio, un possibile modo per risolvere il problema:

potrebbe essere il seguente:

, mentre:

dunque iterando e sfruttando la scrittura:

avremmo trovato una soluzione del problema. Vediamo pero' che in alcuni casi il calcolo precedente e' solo formale.
Esempio
Supponiamo di voler risolvere il problema:

Separando le variabili, dall'equazione

si ottiene il sistema:

dunque

e

. Imponendo le condizioni iniziali, e' facile vedere che la soluzione risulta essere:

Visto che

, necessariamente anche la soluzione dovra' andare a

quando

. Ma se

e

,

quando

.
Questo mostra che in generale il problema precedente e' mal posto secondo Hadamard; un modo per renderlo ben posto potrebbe essere quello di imporre

quando

, cioe' mettere la condizione al contorno in tutto il bordo di

.
Riprendiamo la trattazione della trasformata di Fourier.
Esempio
Calcoliamo la trasformata di Fourier di
:

Ma visto che:
![{\displaystyle {\widehat {f}}'(\xi )=2\int _{0}^{\infty }{e^{-x^{2}}(-x)\sin(x\xi )dx}=\int _{0}^{\infty }{{\frac {d}{dx}}(e^{-x^{2}})\sin(x\xi )dx}=[e^{-x^{2}}\sin(x\xi )]_{0}^{\infty }-\xi \int _{0}^{\infty }{e^{-x^{2}}\cos(x\xi )dx},}](//restbase.wikitolearn.org/it.wikitolearn.org/v1/media/math/render/svg/329584ea19ebb7f80cf7abad020ad3ed2c5045ed)
si deduce che

, dunque

, da cui

e cioe'

.
Puo' essere utile l'uguaglianza:

Se
, la trasformata di Fourier
e' continua e va a
all'infinito (si denota
).
Infatti sicuramente e' continua:

inoltre e' facile vedere che la trasformata va a

all'infinito nel caso
![{\displaystyle f=\chi _{[a,b]}}](//restbase.wikitolearn.org/it.wikitolearn.org/v1/media/math/render/svg/708f68c0832f174bc334ce80d2b473e728362e8c)
:

quando

; se in generale

, la approssimo con funzioni semplici e grazie a Beppo-Levi si conclude

.
Corollario 43
Se
, allora
e' uniformemente continua.
Dimostrazione
Per Heine-Cantor ogni funzione continua con limiti finiti e' uniformemente continua.
Definiamo adesso la trasformata inversa di Fourier; e' in un certo senso naturale la definizione:

Ci poniamo il problema di quando ha senso questa scrittura, cioe' quando l'integrale esiste e quando effettivamente coincide con

. L'integrale ha sempre senso, perche' se

, allora

; come primo risultato abbiamo:
Proposizione 44
Se
, allora
.
Dimostrazione
Si ha:

,
e sfruttando il fatto che

, dove

e' la delta di Dirac, abbiamo:

In analogia con le serie di Fourier, vorremmo estendere la trasformata inversa anche alle funzioni
; abbiamo prima bisogno di un lemma.
Lemma 45
,
quando
. Allora:

Dimostrazione
Si ha:

ma

converge, quindi

,

tale che

,

, quindi:

cioe' la tesi.
Proposizione 46
. Allora
, dove
e' l'operatore trasformata di Fourier e
antitrasformata di Fourier.
Dimostrazione
E' facile, sfruttando il lemma precedente, vedere che:

dove:

Osservato che

e' una successione di Dirac, segue subito la tesi.
Teorema 21
Se
, allora
quasi ovunque. Se
e' continua in
, allora
.
Dimostrazione
Poiche'
:

dunque passando grazie al lemma a

(che converge alla stessa cosa) si ha la tesi.
Corollario 47
Se
e
, allora
quasi ovunque.
L'operatore trasformata di Fourier puo' essere esteso anche a funzioni a piu' variabili nel modo naturale:

Esempio
Calcoliamo la trasformata di Fourier di
. Osserviamo innanzitutto che:

Denotiamo

. Si ha:

dunque

.

, percio':

Le seguenti proprieta' sono immediate:
Teorema 22
Sia
. Allora:
- Se
in
, allora
in
.
.
,
,
.
.
- Se
, allora
.
.
- Se
, allora
.
- Se anche
, allora
.
A volte puo' essere utile considerare lo spazio di Schwartz:

Teorema 23
Se
e
, allora
.
Dimostrazione
Vediamo subito che
per
, in quanto
ha limite per
e tale limite deve essere
perche'
; ma allora integrando per parti:

Proposizione 48
. Allora
.
Dimostrazione
Direttamente:

da cui la tesi cambiando variabili.
Proposizione 49
. Allora:

Proposizione 50
Se
, allora:

Dimostrazione
Grazie al cambio di variabili
e sfruttando che
si ha:

Corollario 51
radiale, cioe'
. Allora anche
e' radiale.
Dimostrazione
Se
, allora
per una certa
. Percio':

Sia
e
. Allora:

dunque se

,

e

.
Esempio
Si ha:

Quindi, per risolvere il problema di Poisson

in

, per quanto visto potevamo ragionare:

Calcolato che:

(ma non e' banale, perche'

), concludiamo (come gia' visto) che

.
Il nostro obiettivo adesso e' generalizzare l'operatore trasformata di Fourier a tutte le funzioni in
, sfruttando le proprieta' di
in quanto spazio di Hilbert.
Lemma 52
. Allora
, dove:

Dimostrazione
Visto che
, usando Fubini-Tonelli:

A questo punto l'idea e' approssimare
tramite una successione
di funzioni abbastanza regolari tali che
in
e definire
come il limite delle
. Per aumentare la regolarita', come al solito, si usa la convoluzione con le gaussiane.
Sia
e
per
; poniamo inoltre
. Se e' ben definita
, allora
, e sappiamo che
.
Lemma 53
. Allora
quasi ovunque.
Dimostrazione
Usando ancora Fubini-Tonelli:

Lemma 54
,
. Allora
in
quando
.
Dimostrazione
Osserviamo innanzitutto che, cambiando variabili:

Inoltre:

A questo punto, usando la disuguaglianza di Holder:

per

abbastanza piccolo.
La precedente dimostrazione funziona analogamente per ogni funzione
,
e
, ponendo come sopra
.
Teorema 24 (di Plancherel)
Se
, allora
.
Dimostrazione
Ponendo
, applichiamo il primo lemma e otteniamo:

quasi ovunque, dunque, visto che il prodotto scalare e' continuo, se

si ha:

Ma visto che la funzione

cresce se

, allora per Beppo-Levi:

A questo punto siamo in grado di estendere la trasformata di Fourier a funzioni solo in
; sia dunque
.
Detta
, per il teorema di Plancherel si ha che
; ma
in
, quindi la successione
e' di Cauchy in
:

quando

. Ma allora esiste

tale che:

si definisce percio'

.
E' immediato constatare che se

la definizione e' la stessa data a suo tempo.
Rimane vera la proprieta' che, se
,
.
Infatti, se
,
e dunque
, quindi passando al limite si ha la tesi.
Esempio
La trasformata di Fourier di
non ha senso per quello che abbiamo visto; un modo per ragionare con essa puo' essere passare alle distribuzioni e provare a fare il prodotto scalare di
con una funzione test
:

dunque

, che non e' altro che una valutazione di

in un punto (a meno di una costante), quindi

di Dirac.
In effetti, facendo il limite per

di

(che equivale a fare la trasformata di Fourier della delta di Dirac), si ottiene una costante.
Grazie a questa teoria svolta sulla trasformata di Fourier, riusciamo a risolvere completamente l'equazione del calore in modo rapido.
Consideriamo l'equazione del calore:

Facciamo la trasformata di Fourier della funzione

rispetto alla

:

Supponendo la

abbastanza regolare (ad esempio

) si puo' scrivere:

e:

quindi si puo' riscrivere l'equazione del calore sotto forma di problema con la trasformata:

Ma fissando

come parametro, il problema precedente e' di immediata risoluzione:

A questo punto vogliamo tornare indietro per avere informazioni sulla

stessa; applicando l'operatore trasformata inversa

, abbiamo:

Calcolando la seconda trasformata inversa:

da cui:

Avremmo bisogno di vedere che questa e' effettivamente la soluzione, cioe', chiesta

, che

per ogni

.
Proposizione 55
Se
, allora la funzione precedente e' effettivamente la soluzione.
Dimostrazione
Vediamo innanzitutto la regolarita' di
. Preso
piccolo a piacere e
, abbiamo che
e:

Inoltre, se

:

con

(si puo' vedere per induzione) e:

con

, dunque si possono portare tutte le derivate successive di

dentro all'integrale e percio'


, cioe'

.
Vediamo adesso che la soluzione si incolla bene al bordo; sia

e, osservando che

, con un cambio di variabili abbiamo:

grazie al fatto che

.
Detta
, abbiamo visto che
risolve l'equazione del calore se
; da una nota proprieta' della convoluzione, abbiamo che:

Se chiediamo anche

, con lo stesso ragionamento, se

:

dunque

decade a

per

.
Se abbiamo ancora l'integrabilita' di

, riusciamo anche a stimare la norma

di

:

e:
![{\displaystyle \|G_{t}\|_{{\mathcal {L}}^{p}}=\left[\int _{\mathbb {R} }\right]^{\frac {1}{p}}={\frac {1}{\sqrt {4\pi t}}}\left(\int _{\mathbb {R} }\right)^{\frac {1}{p}}={\frac {1}{\sqrt {4\pi t}}}{\sqrt[{2p}]{\frac {4\pi t}{p}}},}](//restbase.wikitolearn.org/it.wikitolearn.org/v1/media/math/render/svg/d042e17870310101fd34222becdb015a52dd12f6)
dunque otteniamo la stima:

Infine, supponiamo di avere

, e vediamo se possiamo dire qualcosa sul decadimento di

per

. Posto

, si aveva

; per il teorema di Plancherel

, dunque:

percio', preso

, esiste

tale che il primo addendo sia

, e preso

abbastanza grande, si ha che anche il secondo addendo e'

. Per il teorema di Plancherel applicato a

, si ricava:

Avendo appena trovato una soluzione dell'equazione del calore, e' naturale chiedersi se essa sia l'unica soluzione o meno; stimando l'energia abbiamo, da
:

cioe'

e dunque:

che pero' non e' finito in generale, quindi questa stima non ci dice niente su un'eventuale unicita' della soluzione.
Esempio
Consideriamo il problema:

La funzione analitica:

risolve l'equazione del calore e soddisfa la condizione iniziale, ma ha raggio di convergenza nullo.
Esibiamo ora un esempio in cui la soluzione di un problema con l'equazione del calore non e' unica; osserviamo preliminarmente che una soluzione del problema:

e' ovviamente la funzione identicamente nulla.
Consideriamo la funzione

per

prolungata a

con la funzione identicamente nulla; evidentemente l'incollamento rimane

. Prendiamo la serie:

Se vediamo che tale serie ha un raggio di convergenza strettamente positivo, si avrebbe che:

e

sarebbe

per

(e dunque sarebbe un'altra soluzione del problema precedente).
Lemma 56

,
.
Dimostrazione
Basta osservare che la funzione
ha come unico punto critico
, che e' di massimo.
Lemma 57
Si ha:

dove

, con

e

per

.
Dimostrazione
Le vediamo per induzione. Il caso
e' banale, ma il passo base dell'induzione in realta'e'
, che evitiamo di verificare.
![{\displaystyle {\begin{aligned}f^{(k+1)}(t)&=P_{k}'\left({\frac {1}{t}}\right)\left(-{\frac {1}{t^{2}}}\right)e^{-{\frac {1}{t^{2}}}}+P_{k}\left({\frac {1}{t}}\right)e^{-{\frac {1}{t^{2}}}}(2t^{-3})=\\&=e^{-{\frac {1}{t^{2}}}}\left[-\sum _{m=0}^{k}{a_{km}\left({\frac {1}{t}}\right)^{k+2m+1}(k+2m)}+2\sum _{m=0}^{k}{a_{km}\left({\frac {1}{t}}\right)^{k+2m+3}}\right]=e^{-{\frac {1}{t^{2}}}}\sum _{m=0}^{k+1}{a_{k+1,m}\left({\frac {1}{t}}\right)^{k+2m}},\end{aligned}}}](//restbase.wikitolearn.org/it.wikitolearn.org/v1/media/math/render/svg/05caf429128480c3b84c2012a481d82065e929e7)
con

, dunque:

cioe' la tesi.
Lemma 58
.
Dimostrazione
Per i lemmi precedenti:

Questi lemmi ci bastano per dimostrare che il raggio di convergenza della serie introdotta prima e'
; se infatti
e
:

in quanto non appena

, la coda della serie e' maggiorata da una serie geometrica.
Concludiamo la sezione con due importanti teoremi riguardanti la trasformata di Fourier.
Definizione 25
si dice a banda limitata se
se
.
Teorema 26 (del campionamento)
Sia
e
per
. Se sono assegnati i valori
per
, allora si conosce la
su tutta la retta reale e in particolare:

Dimostrazione
ha supporto in
. Sviluppando in serie di Fourier:

con:

Ma si ha:

e calcolando l'ultimo integrale si ha la tesi.
Sia
. Definisco la norma:

Questa norma e' equivalente alla norma:

quindi tale norma puo' essere estesa a tutte le funzioni di

. Denotiamo inoltre

lo spazio delle funzioni in

per cui

. Tale spazio (di Hilbert) e' lo spazio delle funzioni che hanno la prima derivata distribuzionale in

. Analogamente si possono definire gli spazi

.
Teorema 27
Siano
funzioni tali che
e
uniformemente. Allora esiste una sottosuccessione
che converge a
.
Dimostrazione
, dunque esiste una sottosuccessione
che converge a
debolmente, cioe'
per ogni
. Denotiamo
; vorremmo vedere che
, cioe'
.

studiamo separatamente i due integrali. Per il primo:
![{\displaystyle {\widehat {g_{n_{k}}}}(\xi )=\int _{\mathbb {R} }=\int _{\mathbb {R} }=\langle g_{n_{k}},\underbrace {\chi _{[-M,M]}(x)e^{-ix\xi }} _{\in {\mathcal {L}}^{2}}\rangle \rightarrow 0,}](//restbase.wikitolearn.org/it.wikitolearn.org/v1/media/math/render/svg/2e9c6f1a7a47e92f742ce36088ee3fb6fd012cf1)
quindi, preso

,

tale che

,

e percio':

Per il secondo integrale:

per

.