Corso:Meccanica Quantistica/Spinori, particelle identiche, simmetrie interne/Spinori Nota: c'è continuità implicita tra questo capitolo e il precedente; si è scelto di dividerlo in due per evitare di avere une trattazione eccessivamente lunga senza distinzioni, ma deve essere chiaro che il discorso è unico. Consideriamo solo stati a spin \frac{1}{2} ; come abbiamo visto, questi stati sono particolari: su di loro agisce il gruppo SU(2) formato dalla matrici di Pauli. Chiameremo spinore la funzione d'onda del solo spin: (\boldsymbol{Ψ} _{\frac{1}{2} }^m, \boldsymbol{Ψ} ) = ψ^m Sempre ricordando la possibilità di espandere su una base completa, in questo caso quella degli stati a spin semi intero, qualsiasi stato. Consideriamo una trasformazione dello stato: \boldsymbol{Ψ} →\boldsymbol{Ψ} ' = \mathcal{U} \boldsymbol{Ψ} = Σ_m \mathcal{U} \boldsymbol{Ψ} ^m ( \boldsymbol{Ψ} ^m, \boldsymbol{Ψ} ) Con \mathcal{U} operatore unitario nello spazio di Hilbert. Il rispettivo spinore si trasforma come segue: ψ^{'m} = (\boldsymbol{Ψ} ^{m'}, \boldsymbol{Ψ} ' ) = Σ_m (\boldsymbol{Ψ} ^{m'}, \mathcal{U} \boldsymbol{Ψ} ^m)(\boldsymbol{Ψ} ^m, \boldsymbol{Ψ} ) Possiamo scriverlo semplicemente come un prodotto riga per colonna (ψ')^{m'} = Σ_m \mathcal{U} _{m'm} ψ^m. L'operatore unitario in questo caso vogliamo che agisca come operatore di rotazione, quindi possiamo esprimerlo in funzione delle matrici di Pauli: \mathcal{U} = \mathbb{I} + \frac{i}{\hbar } \boldsymbol{ω} ·J &\left (\boldsymbol{Ψ} ^{m'}, \left (\mathbb{I} + \frac{i}{\hbar } \boldsymbol{ω} ·J\right ) \boldsymbol{Ψ} ^m\right ) = δ_{mm'} + \frac{i}{\hbar } \boldsymbol{ω} ·(\boldsymbol{Ψ} ^{m'}, J\boldsymbol{Ψ} ^m) = δ_{mm'} + \frac{i}{2} \boldsymbol{ω} ·\boldsymbol{σ} Che la realizzazione di una rotazione per uno spinore dipendesse dalle matrici di Pauli, tuttavia, già lo sapevamo dallo scorso capitolo. Potremo compiere una trasformazione finita semplicemente operando ψ' = e^{\frac{i}{2} \boldsymbol{ω} ·\boldsymbol{σ} } ψ, in termini matriciali: (ψ')^m = Σ_{m'} \mathcal{U} _{m'm} ψ^{m'} L'esponenziale di matrici, tuttavia, può risultare abbastanza fastidioso, per di più con operatori non lineari o che non commutano. Il caso delle matrici di Pauli tuttavia è particolarmente comodo: conosciamo già il commutatore [σ_i, σ_j] = 2i ϵ_{ijk} σₖ; a questo associamo l'anticommutatore: {σ_i,σ_j}= σ_i σ_j + σ_jσ_i = 2 δ_{ij} Mettendoli in relazione: 2 σ_iσ_j = [σ_i,σ_j] + {σ_i,σ_j}= 2 δ_{ij} + 2 i ϵ_{ijk}σₖ In breve σ_iσ_j = δ_{ij} + i ϵ_{ijk}σₖ. Espandendo in serie l'esponenziale ci torna comodo: e^{\frac{i}{2} \boldsymbol{ω} ·\boldsymbol{σ} } ≈\mathbb{I} + \frac{i}{2} \boldsymbol{ω} ·\boldsymbol{σ} + \frac{i}{2} \frac{ (\boldsymbol{ω} ·\boldsymbol{σ} )²}{2!} Posto \boldsymbol{ω} = θ\hat{n} , il termine quadratico possiamo esprimerlo in funzione del versore angolare (\hat{n} ·\boldsymbol{σ} )^2 = n_in_j σ_i σ_j; andando a sostituire la relazione ricavata da commutatore e anticommutatore: n_in_j(δ_{ij} +i ϵ_{ijk} σ_k ) = n_in_j δ_{ij} +i ϵ_{ijk} n_i n_j σ_k = (\hat{n} ·\hat{n} ) + i(\hat{n} \times \hat{n} ) ·\boldsymbol{σ} = 1 Quindi estendendo l'esponenziale otteniamo la relazione: e^{\frac{i}{2} θ(\hat{n} ·\boldsymbol{σ} )} = \mathbb{I} \cos \left ( \frac{θ}{2} \right ) + i (\hat{n} ·\boldsymbol{σ} ) \sin \left (\frac{θ}{2} \right ) Questa trasformazione è molto particolare: se compiamo una rotazione di 2π attorno l'asse \hat{z} non torniamo al punto di prima! Lo spinore cambia segno. Magia. Un'altra importante caratteristica delle matrici di Pauli è la relazione che le vede legate al tensore di Levi-Civita di rango 2: i σ_2=i \left ( \begin{matrix} 0 & -i i & 0 \end{matrix} \right ) = \left ( \begin{matrix} 0 & 1 -1 & 0 \end{matrix} \right ) = ϵ_{ij} Applicando questo a uno spinore qualsiasi: \left | \begin{matrix} 0 & 1 -1 & 0 \end{matrix} \right | \left | \begin{matrix} ψ^1 ψ^2 \end{matrix} \right |= \left | \begin{matrix} ψ^2 -ψ^1 \end{matrix} \right | Si definisce allora spinore covariante, e ha gli indici bassi rispetto alla sua versione controvariante (che ha gli indici alti): \left | \begin{matrix} ψ_1 ψ_2 \end{matrix} \right |= \left | \begin{matrix} ψ^2 -ψ^1 \end{matrix} \right | Questa non è una differenza sottile o di poco conto: considerati due spinori, uno controvariante ψ e uno covariante ϕ, il loro prodotto scalare è nullo: ψ^{λ} ϕ_{λ} = ψ^1 ϕ_1 + ψ^2 ϕ_2 = (-ψ_2)(ϕ^2) + (ψ_1)(-ϕ^1) = - ψ_{λ} ϕ^{λ} A questo punto vediamo come si trasformano gli spinori covarianti. Avremo ovviamente ψ→\mathcal{U} ψ, ma se moltiplichiamo entrambi i membri per il tensore di Levi-Civita (osserviamo al secondo passaggio che σ_2 σ_2 = \mathbb{I} ): (i σ_2) ψ→i σ_2 e^{\frac{i}{2} \boldsymbol{ω} ·\boldsymbol{σ} } ψ→&i σ_2 e^{\frac{i}{2} \boldsymbol{ω} ·\boldsymbol{σ} } σ_2 σ_2 ψ →& σ_2 e^{\frac{i}{2} \boldsymbol{ω} ·\boldsymbol{σ} }σ_2 (i σ_2) ψ Per le matrici di Pauli vale un'importante proprietà: σ_2 \boldsymbol{σ} σ_2 = - \boldsymbol{σ} ^T, da cui σ_2 \mathcal{U} σ_2 = \mathcal{U} ^{*}, quindi i covarianti si trasformano con l'operatore \mathcal{U} ^{*}, mentre i controvarianti con l'operatore \mathcal{U} : ψ^i →\mathcal{U} ψ^i &ψ_i →\mathcal{U} ^{*} ψ_i Concludiamo con la parte più importante del discorso. Abbiamo visto che moltiplicare uno spinore per il tensore di Levi-Civita ci fa abbassare l'indice; se lo utilizziamo allora in maniera furba possiamo ottenere cose interessanti: ϵ_{m'' m'} ψ^{m' m''} = ψ_{m''}^{ m''} Il risultato finale ha gli indici muti (indici ripetuti si sommano): abbiamo ottenuto uno spinore scalare. Se consideriamo uno spinore con 2j indici simmetrici, se lo moltiplichiamo per il tensore di Levi-Civita otterremo ovviamente zero (ϵ_{ij} è un tensore antisimmetrico). D'altro canto, uno spinore antisimmetrico può essere invece degradato sfruttando l'epsilon. Sfruttando tutte queste nozioni, possiamo riscrivere in maniera più semplice e compatta la somma di momenti angolari utilizzando solo gli spinori: \boldsymbol{Ψ} _{j',j''}^{m',m''} →ψ^{m_1, ⋯, m_{2j'}; n_1, ·, n_{2j''}} Lo spinore a destra è di rango 2j'+2j''; moltiplicandolo per ϵ_{ij} il suo rango scenderà di 2: ϵ_{\bar{m} ,\bar{n} } ψ^{m_1, ⋯, m_{2j'}; n_1, ·, n_{2j''}} = ψ_{\bar{m} }^{m_1, ⋯, \bar{m} , ⋯, m_{2j'}; n_1, ⋯, \bar{n} -1, \bar{n} +1, ⋯, n_{2j''}}