Proposizione 6.1
In uno spazio metrico
,
è denso se e solo se per ogni
aperto,
.
Dimostrazione
: supponiamo che
sia denso in
. Se
fosse vuoto, si avrebbe
, e quindi
, ma
è denso quindi
. Si ha quindi
e questo è assurdo perché
è non vuoto.

: supponiamo che per ogni

aperto non vuoto,

. Supponiamo per assurdo che

non sia denso in

, allora l'insieme

è non vuoto, inoltre è un aperto essendo complementare di un chiuso. Allora per l'ipotesi si deve avere

, cioè

, ma questo non può avvenire e si ha una contraddizione. Allora necessariamente

è vuoto cioè

e

è denso in

.
Definizione 6.3
Dato uno spazio metrico
, un sottoinsieme di
che si scrive come intersezione numerabile di aperti è detto
, mentre un insieme che si scrive come unione numerabile di chiusi è chiamato
.
Teorema 6.3 (teorema di Baire)
Sia
uno spazio metrico completo, e
una successione di aperti densi. Allora
è densa in
.
Dimostrazione
Vogliamo dimostrare che
è densa. Sia
aperto non vuoto, e mostro che
.
Considero
, allora
è non vuoto per la densità di
allora conterrà un punto
, inoltre
è aperto essendo intersezione di aperti allora esiste
tale che
, e posso anche supporre
(se questo non avviene basta ridurre
). Infine posso supporre
.
Considero poi
, allora come prima
è un aperto non vuoto quindi esistono
e
tali che
, e posso supporre
.
Procedo induttivamente: considero
e siccome
è denso l'intersezione è non vuota e conterrà un punto
, inoltre l'intersezione è aperta allora esiste una bolla
contenuta nell'intersezione, con
.
Mostro che la successione
è di Cauchy: Le bolle
sono una contenuta nell'altra all'aumentare di
. Fissato
, se prendo
, si ha che
, allora

allora la successione

è di Cauchy.
Siccome

è completo,

per un certo

. Gli

appartengono definitivamente alle bolle

e quindi a

che contiene tutte le bolle; segue anche che

, allora

e vale la tesi.
Il teorema di Baire è anche una conseguenza del teorema di Cantor: le chiusure delle bolle infatti sono chiusi uno contenuto nell'altro, il cui diametro tende a 0, come nelle ipotesi del teorema di Cantor.
Il teorema di Baire vale anche in spazi localmente compatti o separati.
Consideriamo funzioni
, con
continua.
è continua in
se per ogni
esiste
tale che per ogni
,
, o equivalentemente

In particolare, se per ogni

vale la condizione

si ha la
semicontinuità superiore di

; se vale la condizione

si ha la
semicontinuità inferiore di

.
Allora una funzione è continua se è semicontinua contemporaneamente inferiormente e superiormente.

è semicontinua inferiormente in

se per ogni

esiste

tale che per ogni

,

.
Lemma 6.1
è semicontinua inferiormente se e solo se per ogni
,
è aperto.
(la semicontinuità superiore si caratterizza con l'apertura delle controimmagini delle semirette
, mentre la continuità con l'apertura delle controimmagini degli intervalli aperti)
Dimostrazione
: Supponiamo
semicontinua inferiormente; sia
e
. Allora
, e quindi esiste
tale che per ogni
,
, e questo significa che
, cioè
è aperto perché contiene un intorno di ogni suo punto.
: supponiamo che per ogni 
è aperto. Fisso
e mostro che
è semicontinua in
. Scelgo
, allora
, allora per l'apertura della controimmagine esiste
tale che
, e quindi
per ogni
ma questa è proprio la definizione di semicontinuità inferiore.
Il sup di funzioni semicontinue inferiormente è ancora semicontinuo inferiormente, e analogamente l'inf di funzioni continue superiormente è ancora continuo superiormente
(questo non vale per la continuità). Più precisamente vale il seguente lemma:
Lemma 6.2
Sia
un insieme di indici e supponiamo di avere una famiglia
di funzioni semicontinue inferiormente, e chiamo
(questo vuol dire che per ogni
,
).
Allora
è ancora semicontinua inferiormente.
Dimostrazione
Prendo un punto
e
, allora esiste
t.c.
.
Ma
è semicontinua inferiormente in
, allora esiste
tale che per ogni
,
, cioè
è semicontinua inferiormente.
Teorema 6.4
Sia
uno spazio metrico completo, e
una famiglia di funzioni semicontinue inferiormente, con
. Supponiamo che per ogni
,
sia limitato, cioè per ogni
esiste una costante
tale che

Allora esiste

aperto ed esiste

tale che per ogni

e per ogni

,

.
(si passa dalla limitatezza puntuale alla limitatezza uniforme)
Dimostrazione
Poniamo
, allora
è semicontinua inferiormente per il lemma precedente. Chiamo
, che è aperto per la semicontinuità inferiore di
. Considero

ma, per l'ipotesi di limitatezza puntuale di

, quest'insieme è vuoto (infatti per ogni

esiste

tale che

, e quindi, per

non può valere la condizione

).
Allora

non è densa, e quindi, siccome i

sono aperti, dal teorema di Baire segue che esiste un

tale che

non è denso in

, e quindi esiste un aperto non vuoto

tale che

.
Questo implica che, per ogni

,

(infatti

). Ma per definizione

, quindi per ogni

,

e vale la tesi.
Principio di limitatezza uniforme (teorema di Banach-Steinhaus)[modifica | modifica wikitesto]
Il teorema precedente si può applicare anche al caso di spazi di Banach.
Teorema 6.5
Sia
uno spazio di Banach, e
una famiglia di applicazioni lineari con
spazio normato. Allora vale l'alternativa:
- esiste una costante
tale che
;
- esiste
intersezione numerabile di aperti, denso in
tale che per ogni
,
.
Dimostrazione
Definisco
, allora le
sono semicontinue. Pongo
, allora
è semicontinua inferiormente.
Definisco l'aperto

Allora possono verificarsi due casi:
- PER OGNI
,
È DENSO. Quindi per il teorema di Baire posso asserire che
è il
che soddisfa l'alternativa 2.
- ESISTE
TALE CHE
NON È DENSO. Allora, come prima, esisterà
aperto non vuototale che
.
è aperto e non vuoto, quindi segue che esistono
e
tali che
. Inoltre
, allora per ogni
, si ha
quindi
, ma
, e quindi per ogni
,
Mostro che la condizione
non vale solo in
ma anche nel traslato di questa bolla nell'origine.Prendo
allora
dove l'ultimo passaggio vale per linearità delle
, e per subadditività della norma, si ha:
infatti
e vale la formula 1.Definisco un'omotetia: Per
, il punto
, infatti la sua norma è minore di
. Allora applicando la formula 2 a
:
e per linearità di
:

e questa disuguaglianza vale per ogni
e per ogni
, allora passando al sup:
cioè, per la definizione di norma di un'applicazione lineare:
Dato un insieme 
, che si scrive come unione numerabile di chiusi, allora il suo complementare è un
, infatti, se considero insiemi
chiusi,

cioè

può essere scritto come intersezione numerabile di aperti.
Esempio 6.2
è un
perché può essere scritto come unione numerabile dei suoi punti, quindi
è
.
Esiste una metrica sugli irrazionali, per cui la topologia indotta è quella euclidea e per cui lo spazio diventa completo.
Proposizione 6.2
non è un
.
Dimostrazione
Sia
un'enumerazione dei razionali, e supponiamo per assurdo che
dove i
sono aperti densi. Definisco gli insiemi
, allora
è ancora aperto (complementare di un chiuso) e denso. Si ha però che
, e per il teorema di Baire questo implica che esisterà un indice
tale che
non sia denso, assurdo!
Con un ragionamento analogo si dimostra il seguente teorema:
Teorema 6.6
Sia
uno spazio metrico completo senza punti isolati, e sia
numerabile e denso, allora
non può essere un
.
Corollario 6.1
Un sottoinsieme
denso di uno spazio metrico completo senza punti isolati deve essere non numerabile.
Esempio 6.3
Considero la successione
. Questo è un sotoinsieme numerabile di
, ma in questo caso vale il teorema di Baire: la differenza rispetto al caso
è che
è compatto e quindi completo.