Se
e' generato da vettori
,
, allora ci chiediamo
- come calcolare la dimensione di
;
- come trovare equazioni cartesiane per
.
Scriviamo
come una matrice
.
Definizione 7.1
Una matrice
e' un ordinamento di numeri
disposti in
righe e
colonne.
Esempio 7.1
Se
e' una matrice
essa e' della forma

Un esempio di matrice


è il seguente:

Un vettore colonna e' una matrice

, mentre un vettore riga e' una matrice

.
Data una matrice
della forma:


e' la j-esima colonna di

, cioe' e' il vettore colonna

che e' un vettore in

per
Invece
sara' la i-esima riga. E' un vettore riga
per
.
Definizione 7.2
Sia
una matrice
, allora il rango per colonne di
e' la dimensione dello span delle colonne di
, dove
e' un sottospazio vettoriale di
Analogamente, il rango per righe e' la dimensione dello span delle righe quando le traspongo.
Il problema di calcolare la dimensione di un sottospazio vettoriale
, noti dei generatori, equivale quindi al problema di calcolare il rango di una matrice avente per colonne tali generatori.
Definizione 7.3
Le operazioni elementari per righe su una matrice
sono le seguenti:
- scambio di due righe: Questa operazione porta la matrice
in una matrice
che e' uguale ad
, ma in cui la i-esima riga viene scambiata con la j-esima.
- moltiplicare una riga per uno scalare diverso da 0: Questa operazione porta la matrice
in una matrice
dove tutte le righe di
rimangono invariate ma al posto della j-esima riga ho questa riga moltiplicata per uno scalare.
viene sostituita con
;
- sommare a una riga un multiplo scalare di un'altra riga Nella matrice
la j-esima riga della matrice
viene sostituita con la i-esima riga sommata a un multiplo scalare della j-esima. Ad esempio
viene sostituita con
, con 
Definizione 7.4
Due matrici sono equivalenti per operazioni per righe se una matrice si puo' ottenere dall'altra attraverso una sequenza di operazioni.
Teorema 7.1
le operazioni elementari per righe non cambiano il rango di una matrice.
Esempio 7.2
Supponiamo di avere un sottospazio
generato dai vettori:
. Determinarne il rango.
Considero la matrice che ha per colonne i vettori dati.
L'obiettivo è quello di calcolare il rango di
.
Come risultato del teorema precedente, mediante operazioni elementari per righe cerco di ridurre la matrice
in una forma nella quale il rango sia in qualche modo evidente. In particolare, riduco la matrice in forma triangolare superiore (con zeri sotto la diagonale) azzerando una sottocolonna alla volta e tengo traccia delle operazioni fatte.

Chiamo le righe

.
- Per azzerare la prima colonna,
rimane invariata (non devono esserci zeri su questa riga), sostituisco
con
in modo da annullarne la prima entrata. Sostituisco
con 

- Per azzerare la seconda sottocolonna:




- Per azzerare la terza sottocolonna




Il rango della matrice ottenuta è 3 (i vettori sono linearmente indipendenti perché hanno zeri in posizioni diverse), quindi la dimensione dello span dei vettori di partenza è 3.
A priori, so che la dimensione dello span di tre vettori e' minore o uguale a 3 e vale l'uguale se e solo se le colonne della matrice ottenuta alla fine (e quindi anche i vettori iniziali) sono linearmente indipendenti.
Questo procedimento si sceglie per il fatto che una classe di matrici per cui il rango e' evidente sono le matrici a scala.
Piu' precisamente, data una qualsiasi matrice
con la i-esima riga
, il textit o textit della i-esima riga e' la prima entrata diversa da 0 che si incontra lungo tale riga andando da sinistra a destra.
Una textit si dice textit se soddisfa queste due condizioni:
- il gradino della i-esima riga e' a sinistra del gradino della
esima riga.
- le eventuali righe nulle sono in fondo.
In particolare, il rango di una matrice a scala e' il numero dei gradini, usando la definizione di linear indipendenza. Una colonna senza gradino e' combinazione lineare delle colonne precedenti.
Qualsiasi matrice puo' essere portata in forma a scala mediante un'opportuna sequenza finita di operazioni elementari per riga.
Quindi possiamo trovare la dimensione di qualsiasi sottospazio.
Esempio 7.3
Considero il sottospazio
generato dai vettori
,
,
,
. Trovare la dimensione di
e una sua base.
Scrivo la matrice che ha come colonna i vettori.

Per azzerare la prima colonna:


Per azzerare la seconda sottocolonna, lascio invariate prima e seconda riga ed eseguo


Ora la matrice e' in forma a scala
Ho due gradini, perche' le altre due righe sono fatte solo da 0.
La dimensione di
e' il rango della matrice
, quindi è 2.
Per trovare una base scelgo due dei vettori dati inizialmente che non siano linearmente indipendenti. In particolare per trovare la base basta prendere i vettori della base di partenza che corrispondono ai gradini nella matrice di arrivo.
Le colonne che corrispondono ai gradini sono la prima e la seconda.
Allora una Base per lo spazio è

Esempio 7.4
Considero il sottospazio vettoriale
di
:

E' richiesto di trovare la dimensione di

, una base di

e le sue equazioni cartesiane.
La dimensione di
e' il rango della matrice
che ha per colonne i generatori.
Un vettore appartiene a
se e solo se e' combinazione lineare di
.
Per trovare equazioni cartesiane si fanno operazioni sulla matrice estesa, che comprende anche la colonna
oltre ai generatori. Poi le equzioni cartesiane si ottengono imponendo che il rango della matrice estesa sia uguale a quello della matrice che ha come colonne solo i generatori.
Eliminazione gaussiana sulla matrice estesa:

Per azzerare la prima sottocolonna,

rimangono invariate.


Per azzerare la terza sottocolonna:


La dimensione di

e' il rango della matrice dei generatori (in questo caso 2).
Come base di
prendo il primo e il terzo vettore della stringa dei generatori, perche' i gradini corrispondono alla prima e alla terza colonna.

Per trovare le equazioni cartesiane impongo che la matrice estesa abbia il rango della matrice originaria, e quindi
annullo le condizioni corrispondenti alle righe di zeri.
se e solo se valgono queste due condizioni:

Esempio 7.5
Trovare una base di
che estende una base di
, dove
è come nell'esercizio precedente.
Parto dalla base che ho trovato nell'esercizio precedente:

Per completare la base, riduco a scala la matrice che ha come colonna la base di
e la base standard di
: i vettori da aggiungere corrispondono ai gradini della matrice finale.







I gradini corrispondono alla prima, seconda, terza e quarta colonna.
La base e' costituita dai due vettori dati e dai vettori

.
Definizione 7.5
Se
in
e' un sottospazio vettoriale, diciamo complemento ortogonale di
il sottospazio cosi' definito:

Lemma 7.1
Il complemento ortogonale di
(indicato con
) in
e' un sottospazio vettoriale.
Dimostrazione 7.1
, perche' qualsiasi vettore moltiplicato per 0 e' 0.
Se ho
e
allora
si ha che


perché

.
Pertanto siccome questo vale per ogni
, allora
è chiuso rispetto a combinazione lineare ed è un sottospazio vettoriale.
cvd
Se
e' un sottospazio vettoriale e
e' il complemento ortogonale di
rispetto al prodotto scalare standard, allora
e' il vettore nullo di
, cioe'
sono in somma diretta.
Dimostrazione 7.2
Sia
. Allora
, perche'
ha prodotto scalare nullo con ogni elemento di
e
e' a sua volta un elemento di
.
Allora

quindi

dev'essere il vettore nullo, allora

.
cvd
Quindi
si puo' scrivere come somma diretta e la sua dimensione e'
.
In particolare, la dimensione del complemento ortogonale e'
. (da dimostrare in seguito) e
.
Supponiamo
e
. Allora se
e' una base di
e
e' una base di
allora siccome
l'unione delle due basi e' un sistema di generatori per
.

I generatori sono sicuramente linearmente indipendenti.
Concludo che

e' una base di

che estende una base di

.
Procedimento alternativo per il completamento della base[modifica | modifica wikitesto]
Se considero la base di W,
posso estenderla a una base di
.
La dimensione di
e' uguale a
Impongo che il prodotto scalare di
con i vettori della base sia 0, in questo modo automaticamente anche il prodotto con tutti gli altri vettori di
e' 0. Dal sistema che ottengo ricavo un sistema di generatori per
che completano la base di
già trovata.
se e solo se
e
.
Calcolo i prodotti scalari:


Per risolvere un sistema lineare conviene scrivere una matrice estesa dove le righe sono i coefficienti delle due equazioni.
Lo spazio delle soluzioni non cambia se faccio operazioni per riga



Le colonne corrispondenti ai gradini sono le variabili dipendenti, le altre sono variabili indipendenti.
sono parametri indipendenti, mentre
sono parametri dipendenti.
se e solo se
(ho espresso
e
in funzione di
e
leggendo la soluzione dalle righe della matrice).



I vettori presi nell'ordine sono una base, per

perche' sono linearmente indipendenti.
Prendo la base di

che ha come primi vettori

e

a cui aggiungo i vettori trovati

e

.
Esempio 7.6 (Dimensioni di somma e intersezione)
Consideriamo
e
in
. Trovare basi e dimensione ed equazioni cartesiane per
,
,
,
.
Spazio
:
- dimensione di


- La base di
e' costituita dai due vettori dati
- Per trovare equazioni cartesiane per
scrivo la matrice estesa e la riduco a scala:







Prendendo le condizioni corrispondenti alle righe di zeri,
se e solo se sono soddisfatte le due equazioni
Spazio
:
- Dimensione

- base costituita dai due vettori dati.
- Per trovare le equazioni cartesiane scrivo la matrice estesa








Quindi le equazioni cartesiane per
sono date da:
Spazio
:
- L'intersezione
è l'insieme dei vettori che soddisfano le equazioni cartesiane di
e quelle di
contemporaneamente, quindi è il sistema:
Risolvo il sistema:
utilizzando il metodo di riduzione a scala della matrice:
fare operazioni per righe sulla matrice non cambia lo spazio delle soluzioni.



Uso
come variabili dipendenti e
come variabile indipendente, cioè esprimo
in funzione di
.

Sottraggo membro a membro le due equazioni:
Sostituendo
con
nella prima equazione del sistema sopra ottengo:
Risultato:
- la base di
è data dal vettore 
- Di conseguenza,

Spazio
- Dimensione di
:
(formula di Grasman)
- Scrivo la matrice per trovare base con equazioni cartesiane per









Ho tre gradini.Lo spazio ha dimensione 3.La base e' data dai vettori
sulle colonne corrispondenti ai gradini.
- L'equazione cartesiana è
.
Trovare basi di
che estende una base di
e di
rispettivamente.
Spazio
:
ha dimensione 3
Basta trovare un vettore di
che non sta in
, cioè che non soddisfi l'equazione
. Uno qualsiasi dei vettori della base canonica può completare la base.
Spazio
: Scrivo la matrice che ha per colonne i vettori della base di
e quelli della base canonica.



Completo la base con il primo vettore della base canonica.