Vogliamo caratterizzare gli oggetti chiusi in

. "Oggetti chiusi si ottengono da oggetti chiusi per estensioni finite".
Lemma 2.1
Siano
estensioni di campi, con
. Allora l'indice di
in
(indicato con
), è
. In altre parole

Dimostrazione
Procediamo per induzione su
. Se
,
e non c'è niente da dimostrare, e possiamo supporre
.
Supponiamo che esista un campo intermedio proprio
tra
e
(cioè tale che
). Siccome grado e indice sono entrambi moltiplicativi l'induzione risolve.
Infatti pongo
e
, dunque si ha
. Poiche'
e' un campo propriamente contenuto tra
e
deve essere
e dunque
.
Ora
, e per induzione
. Analogamente la condizione
implica
. Infine l'indice e' moltiplicativo dunque
.
Supponiamo ora che non esistano campi propriamente compresi tra
e
, considero
, allora il campo
contiene
propriamente ed è contenuto in
. Dato che per ipotesi non esistono campi intermedi tra
e
, segue subito che
.
Sia
il polinomio minimo di
, e chiamo
l'insieme delle radici di
contenute in
.
In particolare,
perché contiene almeno
. Considero
, che agisce su
in questo modo: dati
e
, allora
. mostro che
sta ancora in
, infatti

e se applico l'automorfismo

a entrambi i membri ottengo

infatti

agisce come l'identità sui coefficienti di

che stanno in

, e quindi

è ancora una radice di

.
Nell'azione di gruppo considerata, gli elementi dello stabilizzatore di
fissano
elemento per elemento (infatti, devono fissare
elemento per elemento,
essendo elementi di
, e devono fissare
essendo elementi del suo stabilizzatore), quindi lo stabilizzatore di
e'
.
Infine osservo che
, indice di
in
, è uguale alla cardinalità dell'orbita,
, di
sotto l'azione di
, e l'orbita è contenuta in
. Ma
quindi
.
Lemma 2.2
Sia
un'estensione di campi, e
.
Siano
sottogruppi di
, con
. Se l'indice di
in
è uguale a
, allora
. In altre parole

Dimostrazione
Per definizione, si ha che
.
PASSO 1: Considero i laterali destri di
in
, e per
e
laterale destro di
in
, definisco
. Questa definizione è ben posta e non dipende dalla scelta del laterale, perché se
, allora
per un certo
, e quindi

dove l'ultimo passaggio vale perché

.
PASSO 2: per assurdo, suppongo che
, allora esistono
elementi di
, linearmente indipendenti su
. Considero il sistema

dove

sono i laterali destri di

in

, e

, e dove

.
Il sistema lineare scritto sopra è omogeneo della forma
, dove
è una matrice
e il sistema ha
incognite.
Dunque il sistema ammette soluzioni non banali. Tra tutte le soluzioni non banali, ne considero una per cui il numero
di elementi non nulli sia minimo.
A meno di riordinamenti posso scrivere questa soluzione in modo che abbia gli zeri nelle ultime posizioni, cioè

Posso supporre, a meno di moltiplicare tutto per

(e posso farlo perche' ottengo ancora una soluzione del sistema che e' omogeneo), che il primo coefficiente sia uguale a 1 e che la soluzione sia

PASSO 3: Se gli

stanno in

per ogni

, si ha un assurdo, perché la prima equazione del sistema diventa

dove

. Ora

, quindi la prima equazione si riscrive come

e ho una relazione di dipendenza lineare degli

su

, ma questo è assurdo perché sono stati scelti linearmente indipendenti. Quindi deve esistere almeno un elemento

che non sta in

. A meno di riordinamenti suppongo che

. Quindi

, ed esiste pertanto un elemento

tale che

.
PASSO 4: Considero la i-esima equazione del sistema precedente:

Applico

a quest'equazione e ottengo

dove, posto

, si ha che

La sequenza

è una permutazione di

. Applicando questo ragionamento a tutte le righe, trovo che se il vettore

è una soluzione del sistema

, allora anche

è una soluzione di

(perche' il ragionamento di prima prova che il secondo vettore e' soluzione di un sistema che si ottiene da

permutandone le righe).
Allora anche la differenza

è ancora una soluzione del sistema

, e non e' la soluzione banale perche'

. Ma questo va contro la minimalità di

perché

ha un numero di
entrate non nulle minore di

, assurdo!
Sono stati dimostrati i seguenti lemmi:
Lemma 2.3 (versione campi intermedi)
Siano
estensioni di campi, e sia
, allora l'indice
.
Lemma 2.4 (versione sottogruppi)
Sia
un'estensione di campi, e sia
. Siano
sottogruppi di
con
, e sia
, allora
(grado).
"Oggetti chiusi si ottengono da oggetti chiusi per estensioni finite", e precisamente
Lemma 2.5
- campi intermedi
- Siano
estensioni di campi, con
e
chiuso. Allora
è chiuso, e l'indice di
in
è uguale al grado di
su
, in simboli
.
- sottogruppi
- Sia
un'estensione di campi,
, e
sottogruppi di
, con
e
. Sia
chiuso, allora
è chiuso e
.
Dimostrazione
VERSIONE PER CAMPI INTERMEDI: Sia
, allora se applico i lemmi 1 e 2 si ha

ma

, inoltre

è chiuso, quindi

. In termini di estensioni di campi si ha

, e

implica

(relazione 2). Per le relazioni 1 e 2 segue

e quindi

cioè

è chiuso. Se riscrivo la relazione 1 ottengo

e quindi

.
VERSIONE PER I SOTTOGRUPPI: La parte 2 si dimostra in modo analogo. Infatti

ma

è chiuso, allora

, e

, allora per un ragionamento simile al precedente

, e

.
Sia
un'estensione di campi,
. Il sottogruppo banale
di
, e' sempre chiuso perche' si ha

Per quanto visto, sono chiusi tutti i sottogruppi di

di ordine finito.
Se
è normale,
è chiuso, e quindi sono chiusi tutti i campi intermedi
tra
ed
dove
con
estensione di grado finito di
.
Abbiamo allora provato il
teorema fondamentale della teoria di Galois:
Teorema 2.2
Sia
un'estensione normale, di grado finito, e sia
. Allora tutti i campi intermedi tra
ed
e tutti i sottogruppi di
sono chiusi. Le applicazioni "primo" stabiliscono una corrispondenza biunivoca tra campi intermedi e sottogruppi di
. In tale corrispondenza la dimensione relativa tra due campi intermedi è uguale all'indice relativo tra i sottogruppi corrispondenti. In particolare

Dire che 'la dimensione relativa tra due campi intermedi è uguale all'indice relativo tra i sottogruppi corrispondenti' significa che, se
si ha
.
In particolare l'ordine di
e' dato dall'indice di 1 in
e dunque è uguale a
, cioè l'ordine del gruppo di Galois è uguale al grado dell'estensione.