Sia
un insieme non vuoto. Allora possiamo considerare l'insieme
di tutte
le applicazioni da
a
. Sia
un anello. Allora con
si indica l'insieme di tutte le applicazioni da
ad
.
Allora possiamo definire una somma e un prodotto.
- Per ogni
, la somma
è tale che
,
(la somma delle immagini si può definire
perché le immagini sono elementi di
).
- Analogamente il prodotto
ha come risultato il prodotto delle immagini
.
Si dà così a
una struttura di anello: l'anello delle funzioni da
ad
.
Nel caso particolare in cui
, allora l'anello delle funzioni da
ad
è isomorfo ad
.
è un anello commutativo
e indichiamo con
l'anello dei polinomi a coefficienti in
.
Definizione (341 Funzione polinomiale)
Se
definiamo una funzione associata
tale che
,
(si sostituisce all'indeterminata
uno scalare
).
Questa funzione
si dice funzione polinomiale associata al polinomio
.
Per abuso di linguaggio, scriveremo
invece di
.
Lemma (342)
Consideriamo l'applicazione
definita ponendo, per ogni
:

è l'applicazione che a ogni polinomio associa la sua applicazione polinomiale.

è un morfismo di anelli tra l'anello dei polinomi e
l'anello delle funzioni polinomiali.
(

associa alla somma e al prodotto di polinomi rispettivamente la somma e il prodotto delle funzioni polinomiali).
Nella dimostrazione si tiene conto del fatto che
e
commutano con tutte le costanti.
Dimostrazione
Siano
e
due polinomi, allora:


In particolare, per il lemma preso un polinomio
,
allora calcolando
si ha
(il valore della funzione polinomiale su
è uguale al valore del prodotto delle immagini).
Supponiamo di avere una qualsiasi estensione di anelli
. Allora possiamo considerare l'anello
che è un
sottoanello di
. Allora per ogni
e per ogni
, possiamo considerare l'elemento
che è un
elemento di
, cioè valutare
.
Definizione (343 Omomorfismo di valutazione)
La mappa
da
definita ponendo
per ogni
, è un morfismo di anelli e si chiama
omomorfismo di valutazione.
Considerando l'omomorfismo
, esso in generale non è iniettivo. Preso un anello commutativo generico non è
necessariamente vero che due polinomi distinti hanno funzioni polinomiali distinte.
Se
è finito, l'anello delle funzioni di
in sé è finito, mentre il dominio di
è infinito perché i polinomi possono
avere tutti i gradi possibili, quindi
va da un insieme infinito a uno finito e non può essere iniettivo.
Ad esempio, se
è finito l'anello
è finito e quindi il nucleo non può essere ridotto a zero.
Esempio (345)
Supponiamo che
sia
, il campo delle classi di resti modulo
con
primo.
Allora tutte le classi hanno inverso rispetto al prodotto, cioè
, cioè gli elementi unitari
sono tutte le classi di resti
diverse dalla classe
, cioè con
coprimo con
.
Per il teorema di Lagrange presa una qualsiasi classe
diversa dalla classe
,
(in termini di congruenze, se
è un primo arbitrario e
un intero coprimo con
, allora
) (teorema di Fermat).
Possiamo concludere che comunque si scelga un elemento
nel campo
,
allora se considero
. Infatti se
il primo termine del prodotto è nullo e quindi il tutto è uguale a 0. Se invece
, allora
e
e anche in questo caso il prodotto si annulla.
Ciò significa che la funzione polinomiale associata al polinomio di grado 
è la funzione identicamente nulla,
cioè coincide con la funzione polinomiale associata al polinomio nullo.
Definizione (346 Radice di un polinomio)
Sia
un'estensione di anelli e sia
un elemento di
.
Se
è l'omomorfismo di valutazione in
, allora se
, diremo che
è una radice o zero del
polinomio
.
Sia ora
un campo. Allora vale il seguente teorema.
Teorema (347)
Sia
un campo e
un polinomio a coefficienti in
. Allora
è radice di
se e solo se
.
Dimostrazione
Supponiamo che
divida
, cioè
. Allora se valuto in 
, si ha
.
Allora
ovvero
è radice di
.
Viceversa, supponiamo che
. Allora possiamo dividere
per
e otteniamo:

dove

ha grado minore di

.
Allora

per il morfismo

.
Siccome

rimane

. Allora

è una costante ed è un elemento di

. Allora valutando

in

, ottengo sempre

.
Quindi si ha

e

, cioè il resto è nullo, quindi

, cioè se

è una radice,

divide

.
Corollario (348)
Se un polinomio
ha grado maggiore di
e ha una radice
, allora è riducibile su
(infatti ha almeno il fattore
).
Un polinomio di grado 
in
con
ha un'unica radice
ed è irriducibile.
Corollario (350)
Se
è un polinomio a coefficienti in
di grado
o
è riducibile se e solo se ammette una radice in
.
Dimostrazione
Un polinomio riducibile di grado
è fattorizzabile nel prodotto di due polinomi di grado
.
Un polinomio di grado
invece viene fattorizzato in tre polinomi di grado
o un polinomio di grado
e uno di grado
.
Il fattore di grado
che compare si può scrivere come
. Allora
è una radice.
Un polinomio
può essere riducibile in
ma non ammettere alcuna radice in
.
Esempio (352)
Il polinomio a coefficienti reali

E' un polinomio riducibile di grado

, ma i suoi fattori di grado

sono irriducibili e quindi il polinomio non ha radici.
Definizione (353 Molteplicità di una radice e radice semplice)
Sia
un polinomio e sia
una costante. Diremo che
è radice di
di molteplicità
con
se
ma
. Se 
si dice radice semplice.
Questa definizione vale in forza del teorema di Ruffini e del teorema di fattorizzazione unica.
Esempio (354)
In 
è fattorizzabile come
. A meno di fattori unitari, questa fattorizzazione completa del polinomio è unica.
Allora il polinomio ha esattamente
radici (altrimenti comparirebbe un altro fattore) con molteplicità
.
Esempio (355)

Nella fattorizzazione c'è un fattore irriducibile sui razionali e tre fattori lineari.
Le radici sono

con molteplicità

e

con molteplicità

.
Esempio (356)
Nel campo delle classi di resto modulo
, che chiamo
,

ha come radice solo

con molteplicità

.

non ha radici in

infatti

e essendo un polinomio di grado

è anche irriducibile in

.
Esempio (357)
Considero il campo delle classi di resto modulo
con
numero primo arbitrario fissato. Considero il polinomio:

esso ha come radici semplici tutti gli elementi del campo

e quindi è fattorizzabile nella forma:

.
Conseguenza del teorema di fattorizzazione unica[modifica | modifica wikitesto]
Teorema (358)
Sia
un polinomio non nullo a coefficienti in
con grado
. Allora la somma delle molteplicità delle eventuali
radici di
in
non supera
.
Dimostrazione
Se
,
con
. Questo polinomio vale
su qualsiasi elemento di
e quindi non ha radici.
Supponiamo
. Allora vale il teorema di fattorizzazione unica, allora
è decomponibile in modo unico in fattori irriducibili
in
. Se nessuno di questi fattori ha grado
, allora per il teorema di Ruffini
non ha radici in
e il teorema è provato.
In caso contrario, sarà
con
costante non nulla,
elementi distinti di
e
sono eventuali polinomi (irriducibili) in
di grado maggiore di
.
Per l'unicità della fattorizzazione
è chiaro che
sono radici di
in
di molteplicità esattamente
.
E' anche evidente che
non ha altre radici in
. Infatti,
se
avesse radice
,
dovrebbe comparire tra gli altri fattori.
Se
fosse radice di
con
, avremmo

e questo è assurdo, perché allora tutti questi fattori sono diversi da 0, i

non sono uguali a 0 perché sono irriducibili.
Ho un prodotto di elementi diversi da 0 che non può essere uguale a zero in un dominio privo di divisori dello zero, quindi

non è una radice.
In base all'ultimo passo della dimostrazione si capisce che il teorema precedente è falso per anelli
ove
non è un campo (o un dominio).
Esempio (360 Controesempio)
In 
sono divisori dello zero. Il polinomio a coefficienti in questo anello:

è di grado

. Si può valutarlo in tutti gli elementi e si scopre che ha

come radici.
Il polinomio ha grado

ma ha quattro radici distinte.
Corollario (361)
Sia
un campo (dominio) infinito.
Allora l'omomorfismo di anelli
cioè quello che a ogni polinomio associa la sua funzione polinomiale, è iniettivo.
Dimostrazione
Supponiamo che
sia un polinomio che sta nel nucleo di
.
Allora la sua funzione polinomiale
è la funzione identicamente nulla, cioè per ogni
,
.
Allora se
è infinito,
ha infinite radici (tutti gli elementi di
).
Per il teorema precedente,
deve essere il polinomio nullo, altrimenti la somma delle molteplicità delle radici supera il suo grado.
Quindi se
è infinito, è lecito identificare i polinomi con le funzioni polinomiali.
Anticipazione: preso un qualsiasi dominio, si può passare al suo campo delle frazioni,
cioè si può immergere un dominio di integrità in un campo.
Corollario (362)
Siano 
elementi distinti del campo
. Allora valgono le seguenti asserzioni:
- Siano
polinomi in
di grado
, tali che si abbia
per
. Allora i due polinomi coincidono, cioè
.
- Siano

elementi non necessariamente distinti nel campo
. Allora esiste ed è unico un polinomio
a coefficienti in
con grado
tale che
.
Dimostrazione
Nel punto
, sia
allora
ma
ammette le
radici
.
Questo contraddice il teorema sulla molteplicità delle radici, e il polinomio
con le
radici distinte è il polinomio nullo,
cioè
e
.
Per il punto
, in base al punto
esiste al più un polinomio di
soddisfacente le condizioni richieste.
Infatti se ne esistessero due,
e
che assumono lo stesso valore sugli
,
la loro differenza
e la differenza avrebbe ancora
radici distinte ed è quindi il polinomio nullo,
cioè
.
Per quanto riguarda l'esistenza di tale polinomio, considero il polinomio

.
(La frazione equivale a moltiplicare

per

).
Ciascuno di questi prodotti ha grado minore di
, perché è prodotto di
fattori lineari (si esclude il termine con
).
Sommando i termini il grado è sicuramente minore o uguale di
e
.
Infatti, sostituendo
con
, se
sarà
per un certo
allora nel prodotto ci sarà un termine al
numeratore della forma
e tutto il prodotto si annulla. Nell'unico termine del prodotto in cui
, numeratori e
denominatori si semplificano a due a due e rimane
. L'unico termine che contribuisce alla sommatoria è
.
Un polinomio di questo tipo si chiama interpolatore di Lagrange.
Supponiamo che il campo
ammetta un'estensione
, cioè un campo che lo contiene. Allora se considero l'anello dei polinomi
a coefficienti in
,
. Allora considerato un polinomio
a coefficienti in
, eventuali fattori irriducibili
di un polinomio
di grado maggiore di
possono essere riducibili in
, così che
può essere
ulteriormente fattorizzato in
.
Quindi la nozione di riducibilità e irriducibilità è relativa al campo in cui si pensa il polinomio.
In effetti, è possibile dimostrare che assegnato un campo
arbitrario, si può sempre trovare un'estensione di
con le seguenti proprietà:
- ogni polinomio di
di grado positivo e a maggior ragione ogni polinomio di
di grado positivo è fattorizzabile in polinomi
di grado
(polinomi lineari).
- se
è un'estensione di
con la proprietà che ogni polinomio di grado positivo di
è fattorizzabile
in fattori lineari in
allora
contiene un sottocampo isomorfo a
.
Un campo
estensione di
con tale proprietà è unico a meno di isomorfismi e si dice chiusura algebrica di
.
Se
, si dice che
è un campo algebricamente chiuso. In altre parole:
Definizione (363 Campo algebricamente chiuso)
Un campo
si dice algebricamente chiuso se valgono queste condizioni che sono tra loro equivalenti:
- preso un qualsiasi polinomio
di grado
esso è fattorizzabile in esattamente
polinomi di grado
appartenenti a
.
- Equivalentemente, ogni polinomio
di grado positivo ammette almeno una radice in
.
- la somma delle molteplicità delle radici di ogni polinomio
di grado
è esattamente uguale a
.
Le prime due condizioni sono equivalenti perché se un polinomio di grado
ammette una radice, allora è divisibile per
e
si ha
.
Allora anche
, se non è una costante, ha grado positivo e avrà anch'esso una radice allora
divide
e si va avanti così finché non si ottiene una costante e si ha
.
Teorema (364 Teorema fondamentale dell'algebra)
Il campo complesso
è algebricamente chiuso ed è la chiusura algebrica del campo reale (a meno di isomorfismi la
chiusura è unica).
Corollario (365)
Ogni polinomio
a coefficienti reali di grado positivo si decompone in
in polinomi irriducibili
di grado minore o uguale di
.
Dimostrazione
Mostriamo che se
è radice di
, anche
è radice. Infatti se
è radice,
.

e si ottiene

cioè

è radice.
Immaginiamo che
sia complesso e non reale. Questo significa che
è divisibile per

.
Allora siccome

e

ho un polinomio a coefficienti in

.
In generale, preso un polinomio e un campo
ci si può chiedere se il polinomio ha radici,
se è irriducibile e se è fattorizzabile in irriducibili.
Esempio (366)
Considero i polinomi a coefficienti complessi. Allora ogni polinomio si può decomporre in fattori lineari.
I polinomi irriducibili in
sono tutti e soli i polinomi lineari di grado
della forma
(per il teorema fondamentale dell'algebra).
Esempio (367)
Nell'anello
i polinomi irriducibili in
sono i polinomi lineari e i polinomi di
grado
della forma
in cui
è negativo nei reali.
Esempio (368)
Se considero il campo dei numeri razionali, non si può dire quali siano i polinomi irriducibili,
ma si sa che sono infiniti e di ogni grado
possibile.
Sia
un numero intero primo e per ogni
il polinomio

è irriducibile sui razionali.
Questo si prova in generale mediante il criterio di Eisenstein.
Criterio di Eisenstein: sia
un polinomio a
coefficienti interi. Allora se esiste un primo
tale che
per
ma
(
coefficiente direttivo) e
, allora il polinomio
è irriducibile in
.
L'esempio di prima soddisfa il criterio di Eisenstein: infatti il termine noto è
e non è divisibile per
,
il coefficiente direttivo è
e non è divisibile per
, tutti gli altri coefficienti sono zeri e sono divisibili per
.
Nella dimostrazione del criterio di Eisenstein si utilizza il Lemma di Gauss:se ho un polinomio su un campo, se raccolgo
l'
tra i coefficienti ottengo un polinomio con coefficienti coprimi tra loro (primitivo). Il prodotto di due polinomi primitivi è
ancora primitivo.
Il criterio di Eisenstein e il lemma di Gauss sono enunciati formalmente e dimostrati al termine del capitolo.
Esempio (369)
Supponiamo che
. Allora esistono polinomi irriducibili di ogni grado possibile
.
Esempio (370)
Se considero
e
non esistono algoritmi generali per determinare né gli zeri né le regole per decomporre in fattori irriducibili
un polinomio
(metodi di approssimazione degli zeri, metodi di analisi numerica).
Esempio (371)
In
, esiste un algoritmo generale classico che si deve a Kronecker per decomporre un polinomio in fattori irriducibili.
Questo metodo usa gli interpolatori di Lagrange, ma non è efficiente.
Esempio (372)
In
esistono algoritmi di fattorizzazione di un polinomio in irriducibili efficienti derivanti
dall'algoritmo Berlekamp
, che si basa su metodi di algebra lineare. Si riconduce il problema della fattorizzazione
alla risoluzione di sistemi lineari.
Criterio: Se ho un polinomio a coefficienti interi

una frazione

è radice per il polinomio se e solo se

divide il termine noto e

divide il coefficiente direttivo.
Se ho un polinomio a coefficienti interi di grado
, prendo un primo che non divide il coefficiente direttivo. Se ad ogni coefficiente associo la
corrispondente classe modulo
, ottengo il polinomio nel campo
.
Se questo polinomio è irriducibile in quel campo, allora il polinomio originario è irriducibile sui razionali.
Esempio (373)
Considero ad esempio

A questo polinomio non posso applicare il criterio di Eisenstein, perché non posso trovare un primo

che divide il termine noto.
Però se scelgo

riduco i coefficienti del polinomio modulo

e ottengo:

come polinomio a coefficienti nelle classi di resti modulo

. Questo polinomio non ha radici in

, infatti:

e quindi non ha radici nemmeno nel campo dei razionali.